Epidemiologia
L’osteoartrosi (OA) è la forma più comune di patologia articolare di natura infiammatoria-degenerativa. Secondo un’indagine Istat del 2013, l’artrosi interessa il 16,4% della popolazione italiana, risultando tra le malattie o condizioni croniche più diffuse in Italia. La prevalenza di questa patologia, insieme all’osteoporosi, aumenta con l’età e presenta nette differenze di genere: tra gli over 75, il 68,2% delle donne e il 48,7% degli uomini dichiarano di soffrire di artrosi/artrite.
L’osteoartrosi ha un importante impatto sulla capacità funzionale e sulla qualità di vita, per questo rappresenta oltre che un problema medico anche un rilevante aspetto socio-economico.
Secondo il Rapporto 2019 Global Burden of Disease (GBD), l’OA colpisce il 7% della popolazione globale, più di 500 milioni di persone in tutto il mondo. Dal 1990 al 2019 il numero di persone affette da questa condizione è aumentato del 48%: attualmente l’OA rappresenta la 15a causa di anni vissuti con disabilità” (Years Lived with Disability YLD) [2].
I principali fattori di rischio per OA sono:
- Età [3]
- Sesso femminile [4]
- Fattori genetici [5]
- Lesioni articolari [6]
- Fattori anatomici [7]
- Stile di vita: obesità, attività lavorativa [8]
- Debolezza muscolare [9]
- Fumo [10]