Terapia rigenerativa
Le principali tecnologie di medicina rigenerativa vengono utilizzate anche in ambito ortopedico, nello specifico per il trattamento delle patologie degenerative della cartilagine articolare, di ginocchio e anca.
Le principali tecnologie di medicina rigenerativa vengono utilizzate anche in ambito ortopedico, nello specifico per il trattamento delle patologie degenerative della cartilagine articolare, di ginocchio e anca.
Gli studi di ricerca e follow-up nel campo della medicina rigenerativa stanno ottenendo importanti risultati rispetto all’efficacia clinica di questi trattamenti [1], autorizzati dalle agenzie del farmaco americane (FDA USA) e dal Centro Nazionale Trapianti e ISS in Italia.
Si tratta di tecnologie in grado di ottenere cellule staminali mesenchimali (MSCs) da tessuto adiposo autologo (ASCs), un’alternativa meno invasiva rispetto al prelievo di midollo osseo (BMSCs) che vengono eseguite in un unico tempo chirurgico [2].
Le tecnologie attualmente disponibili in Italia non prevedono la manipolazione enzimatica del preparato ottenuto dal prelievo di tessuto adiposo, ma mediante metodiche meccaniche (filtrazione, centrifugazione) garantiscono la separazione della Frazione Stromale Vascolare (SVF), ricca in fattori antinfiammatori e cellule ausiliari oltre che staminali mesenchimali, che garantiscono l’effetto antinfiammatorio e aumentano il potenziale differenziativo delle cellule mesenchimali in senso condrogenico.
Attualmente il sistema più diffuso in Italia per l’isolamento di MSCs da tessuto adiposo è Lipogems [3], prodotto dall’omonima azienda, che prevede la processazione a circuito chiuso in un unico tempo chirurgico di tessuto adiposo lipoaspirato destinato ad impianto autologo. Altri device recentemente introdotti sono HyTissue SVF di Fidia.
I princìpi della gestione dell’osteoartrite fondamentali sono due: il trattamento sintomatico del dolore e la prevenzione e/o il rallentamento del processo degenerativo evolutivo con la prevenzione dei fattori di rischio principali. Queste due componenti terapeutiche devono essere messe in atto rispettando le aspettative del paziente e le sue possibilità di compliance, integrandosi con il concetto fondamentale della medicina moderna sulla necessità di personalizzazione delle cure.
Ogni trattamento trova diversa indicazione in base allo stadio di malattia e alla sua gravità, alle comorbidità del paziente e al suo stato funzionale. Si possono pertanto distinguere: